Archive for gennaio 2015

The most innovative designers consciously reject the standard option box and cultivate an appetite for thinking wrong.

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gen 2015

Livon, passione e tradizione dal Friuli alla Toscana. Sabato 31 gennaio 2015, dalle 11,00 alle 13,00. Degustazione gratuita

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Riprendiamo le degustazioni dopo la “pausa” natalizia ospitando una grande e storica azienda che per Enogourmet è una new entry.

L’azienda Agricola Livon nasce nei Colli Orientali del Friuli negli anni 60, fondata da Dorino Livon e, passata ai figli Valneo e Tonino, conosce uno sviluppo impetuoso, ampliando le proprie tenute nel vicino Collio, nella zona delle Grave, ma anche, più recentemente, in Toscana ed in Umbria. Il livello qualitativo è di assoluta eccellenza e molte sono le etichette della gamma aziendale, che scopriremo man mano, e che hanno portato a Livon moltissimi riconoscimenti sia in Italia che all’estero. Basti per tutti ricordare il Braide Alte unanimemente annoverato tra i migliori bianchi italiani.

Faremo un viaggio virtuale in tre delle tenute del gruppo Livon situate in tre zone (e in due regioni) diverse.

La prima zona è quella delle Grave, caratterizzata dal paesaggio pianeggiante formato dal greto sassoso dei fiumi che scorrono verso l’Adriatico. Qui si producono vini forse meno strutturati rispetto ad altre zone del Friuli, ma sicuramente profumati ed eleganti. La tenuta si chiama Villa Chiopris ed il vino che assaggeremo è il Grave Pinot Grigio 2013 che si presenta con profumi floreali con l’acacia in bella evidenza, contornato dal fruttato di pera ed albicocca. In bocca, è morbido e fresco con una buona persistenza e con un finale nel quale affiorano anche piacevolissime note sapide. Ottimo con primi piatti e minestre, carni bianche, piatti di pesce.

Sempre in Friuli, ci trasferiamo nel territorio più celebrato che è quello del Collio: dolci colline ai confini con la Slovenia caratterizzate dalle perfette esposizioni e dalla composizione (marne e arenarie di origine marina) che ne fanno una zona particolarmente vocata alla produzione di vini di altissima qualità.  Il vino è il Collio Friulano Manditocai 2012 Livon (3 bicchieri Gambero Rosso), fermentato in parte in legno ed affinato per 8 mesi in barriques. Il risultato è un vino dall’incredibile finezza, sapido e fresco con profumi intensi di foglie di pesco e noce moscata, con note speziate; gradevole, morbido, con retrogusto caratteristico di mandorla amara. Abbinamenti: antipasti all’italiana, minestre in brodo e asciutte, pesci salati e di buona struttura, carni bianche in salse leggere e delicate. Ottimo con il prosciutto di San Daniele, formaggi a pasta molle non stagionati. Bianco di bella struttura e di grande longevità: dimenticatelo in cantina per 10-15 anni!

Voliamo in Toscana ove Livon ha acquistato alla fine degli anni 90 la tenuta di Borgo Salcetino a Radda in Chianti, nel cuore della DOCG Chianti Classico, una delle zone vinicole più prestigiose al mondo, dove si produce vino di qualità da secoli. Da questa tenuta viene il Chianti Classico 2012 (3 bicchieri Gambero Rosso), dallo stile piuttosto tradizionale, ottenuto da Sangiovese per il 95%, con un 5% di Canaiolo. Affinato in legno grande, ha colore rosso granato, al naso si presenta intenso e ricorda lamponi e ciliegie. In bocca si presenta fruttato, pieno, con buona struttura e tannini vellutati. Perfetto per un pasto ricco e saporito: piatti di formaggio stagionati, carni rosse alla griglia, cacciagione nelle diverse preparazioni, salumi tipici come la finocchiona.

In abbinamento alcune specialità dal nostro banco gastronomico.                                                                                                     

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Come ogni sabato, in occasione della degustazione, ai partecipanti sarà riservata una promozione eccezionale:

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I Panettoni di Loison con il Moscato de La Spinetta: ed è già Natale! Domenica 7 dicembre 2014, dalle 17,00 alle 19,00. Degustazione gratuita

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Ultima, insolita degustazione del 2014. Protagonisti due prodotti dell’eccellenza italiana che tutto il mondo ci invidia: il Panettone, dolce lievitato della tradizione natalizia, nato a Milano, ma ormai prodotto, con risultati straordinari, in tutte le Regioni; ed il suo migliore abbinamento: il Moscato d’Asti, vino leggero, accattivante, appagante. E, per questa classica accoppiata, abbiamo scelto fior da fiore:

Loison Pasticceri dal 1938, azienda veneta di Costabissara, in provincia di Vicenza, nasce negli anni 30 come forno a legna per pane e dolci tradizionali. Oggi Loison, sotto la conduzione del vulcanico Dario, l’azienda ha assunto una dimensione internazionale, riuscendo però a conservare una qualità elevatissima. Selezione accurata delle materie prime, a partire dagli ingredienti base (fior di farina, uova fresche, latte e burro di montagna, zucchero italiano) per finire con quelli aromatici (Vini DOC, agrumi, spezie, cacao, uvetta certificati o provenienti dai presidi Slow Food sia nazionali che internazionali), lente lievitazioni (72 ore con lievito naturale (allevato da quasi 80 anni), il risultato è un panettone soffice, fragrante e profumato che Dario sta cercando, da diversi anni, di affermare come dolce da consumare tutto l’anno.

Questi i panettoni Loison che assaggeremo:

-      Panettone Classico

-      Panettone all’Amarena

-      Panettone alla Liquerizia e Zafferano

-      Panettone al Fico di Calabria

-      Panettone al Cioccolato

La Spinetta è una importante cantina piemontese appartenete alla famiglia Rivetti. Diventata famosa per la produzione del Moscato d’Asti (due cru: il Bricco Quaglia ed il Biancospino), nel corso degli anni si è affermata anche con una notevole gamma di rossi (Barolo, Barbaresco) e con investimenti in Toscana (Tenuta Casanova) e nello stesso Piemonte, acquistando la cantina Contratto.

De La Spinetta assaggeremo, ovviamente, il Moscato Biancospino 2014 che è il moscato più fresco che esce prima di Natale. Ha profumi delicati, con sentori leggeri di melone ed arancia ed un accenno di muschio. Al palato è delicato e ricorda la pesca e l’albicocca. Tra i migliori Moscato d’Asti, il Biancospino è ottimo come vino da dessert da abbinare a dolci lievitati (panettone in primis) e pasticceria anche al cucchiaio. Ma è molto apprezzato anche come aperitivo e, nei caldi pomeriggi d’estate, vista la sua bassissima gradazione alcolica, come gratificante bevanda dissetante.                                                                                         

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Il nostro piccolo grande Champagne: Sourdet Diot. Sabato 29 novembre 2014, dalle 11,00 alle 13,00. Degustazione gratuita

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Concludiamo le degustazioni del 2014 (a parte una con il Panettone a dicembre di cui vi terremo informati) con lo Champagne Sourdet-Diot, importato direttamente da Enogourmet.

Se importiamo questi prestigiosi prodotti lo dobbiamo unicamente al caro amico Andrea, esperto ed appassionato di champagne, il quale ci ha “raccomandato” presso la famiglia Sourdet-Diot che come molti piccoli vignerons è, per natura, diffidente verso gli “stranieri”. E, per presentare questa azienda, saccheggiamo appunto alcune note che Andrea ci ha mandato (per la verità si tratta di un vero e proprio copia-incolla).

STORIA

La Maison è ubicata nel cuore del terroir della Vallée de la Marne e più precisamente nel comune di La Chapelle Monthodon.

La storia della Maison è relativamente breve, ma molto interessante perché testimonia qual è l’atteggiamento, per meglio dire lo spirito indomito, del vigneron indépendant.

Le prime vigne furono piantate nel 1960 da Raymond Sourdet ed inizialmente i Sourdet erano produttori-conferitori di Veuve-Clicquot.

Poco a poco, i terreni coltivato hanno raggiunto l’estensione 10 ettari, tutti beneficianti di un’ottima esposizione a Sud-Est.

Nel 1980 Patrick Sourdet e Nadine Diot hanno deciso di divenire Récoltant Manipulant, per cui hanno modificato la denominazione della maison in Sourdet-Diot ed hanno acquistato una pressa tradizionale (contrariamente a quanto avveniva in tutto il mondo vitivinicolo estraneo alla champagne) ed hanno costruito una nuova cantina. Per fare questo hanno dovuto ipotecare gran parte dei loro beni.

Patrick e Nadine hanno così cominciarono a vinificare il 50% del raccolto ed a conferire l’altra metà alla Veuve-Cliquot.

Nel 1990 il grande passo: Patrick e Nadine hanno risolto volontariamente il contratto con Veuve-Clicquot ed hanno destinato tutta la produzione alla vinificazione in proprio. Ciò ha reso necessario ampliare, ancora una volta, la cantina.

Nel 1992 Sourdet-Diot diventa membro dei Vignerons Indépendants della champagne.

Dal 2003 entrano in azienda la figlia Ludivine e il marito Damien.

Nel 2011 e nel 2012 le cantine vengono ulteriormente ampliate.

COLTIVAZIONE

La coltivazione delle vigne è praticamente, eccezion fatta per la prima rimozione del fogliame in eccesso (il cd. rognage), tutta manuale.

La taille, che si effettua da novembre a marzo sulla base di regole precise, è tesa a limitare il rendimento. I tralci tagliati vengono macinati e lasciati sul suolo per apportare importanti elementi nutritivi. La legatura e la potatura sono impostate in modo da orientare i tralci verso l’alto, così da favorire l’aereazione e l’esposizione al sole ed evitare il ristagno delle acque piovane

I trattamenti antiparassitari sono effettuati contro il mildiou, l’odium e la botrytis e sono utilizzati, salvo casi eccezionali, prodotti naturali.

La vendemmia parte a metà settembre e segue regole precise: a) è effettuata manualmente; b) vengono usate cassette piccole e forate per evitare schiacciamenti eccessivi e lo scolo dell’acqua e del succo;

c) ogni cépage viene vendemmiato separatamente.

VINIFICAZIONE

L’uva viene spremuta ancora in una pressa tradizionale, previa pesatura, e la spremitura dura fra le 3 e le 4 ore al fine di ottenere da 4.000 kg. di uva un massimo di 20,5 ettolitri di cuvée ed un massimo di 5 hl di taille. Non viene e effettuata la deuxième taille e tutti i diversi cépages sono pressati separatamente.

E’ effettuata anche la fermentazione malolattica, che dà al vino meno acidità ed esalta gli aromi del vino.

L’assemblage è un’operazione che coinvolge tutta la famiglia Sourde-Diot ed è frutto di una selezione di vini provenienti dai diversi cépages.

Effettuato l’assemblage il vino è conservato nella parte più fredda della cantina per garantire limpidità e stabilità ed evitare la formazione di cristalli di tartaro al momento del remuage e del dégorgement.

La maturazione sui lieviti dura almeno 15 mesi, ma di solito mai meno di 24, e può durare fino 3 anni per i millésimes.

Il remuage è manuale.

Il liqueur de dosage, coperto da rigoroso segreto circa le dosi, è ottenuto aggiungendo zucchero di canna e “vieux vin”, quale sia è un geloso segreto di famiglia.

La gamma prodotta è completa e comprende varie cuvée composte da Pinot Meunier (uva prevalente in questo territorio), Pinot Noir e Chardonnay. Per la nostra degustazione abbiamo scelto quello che noi riteniamo il prodotto simbolo di Sourdet-Diot:

Lo Champagne Cuvée de Réserve, più volte premiato dalle guide francesi anche per il suo ottimo rapporto qualità prezzo. E’ prodotto con l’80% di Pinot Meunier ed il 20% di Chardonnay. Oro lucido, presenta subito profumi di burro, fiori e frutti bianchi. In bocca è potente e largo, sapido con evidenti note di pane tostato, ancora burro, uvetta. Splendido aperitivo, ideale con frutti di mare ed antipasti di pesce in genere, è ottimo e prestigioso ”tutto pasto”.

Come sempre, in abbinamento alcune specialità dal nostro banco gastronomia.                                                                                             

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Come ogni sabato, in occasione della degustazione, ai partecipanti sarà riservata una promozione eccezionale:

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