Archive for febbraio 2016

The most innovative designers consciously reject the standard option box and cultivate an appetite for thinking wrong.

24

feb 2016

Vitigni internazionali dal Lago di Caldaro . Sabato 27 febbraio 2016, dalle 11,00 alle 13,00. Degustazione gratuita

Pubblicato da / in News / Nessun commento

Un sabato in mezzo alle valli alpine per respirare l’aria frizzante e pulita della Weinstrasse intorno allo splendido lago di Caldaro, in Alto Adige.

L’ospite è la Cantina Sociale di Caldaro, ormai ben conosciuta dai nostri amici, nata nel 1906, espressione di una cultura associativa molto diffusa in questa regione, raggruppa oltre 400 soci coltivatori impegnati a produrre e conferire alla cantina uve di elevatissima qualità.

Da molti anni la Cantina di Caldaro, diretta dall’enologo Andreas Prast, miete successi con i propri vini, sia sulle guide italiane che su quelle inglesi, americane o tedesche.

Ampia e completa è la gamma di vini prodotti dai 300 ettari a disposizione su cui vengono coltivati i vitigni tipici della zona, ma anche alcuni vitigni internazionali. 

Due i vini in degustazione: 

A.A. Pinot Bianco 2015. Il Pinot Bianco fu portato in Alto Adige a metà dell’800 dall’Arciduca Giovanni d’Austria (la sua origine è la Borgogna, ma ormai, molti esperti ritengono che l’Alto Adige sia la migliore zona al mondo per la coltivazione di questo vitigno). Questo Pinot Bianco ha colore giallo paglierino con riflessi verdi, al naso presenta note fruttate e fresche di mela Golden, pera e mela cotogna. In bocca è sapido con acidità ben equilibrata e finale tutto frutto. Ottimo con antipasti e primi piatti leggeri, piatti a base di pesce. 

A.A. Cabernet Sauvignon Campaner 2013, dall’omonimo vitigno (per l’85%, il restante Merlot) coltivato in mezzo mondo. In Alto Adige, a causa delle forni escursioni termiche, anche i vitigni cosiddetti internazionali assumono toni e sfumature particolari. Il Cabernet Sauvignon Campaner ha colore rosso rubino intenso, profumi di fruttato maturo con note di more, ribes nero e pepe rosa. Al palato è pieno, con tannini dettagliati, ricco di frutto con un finale avvolgente e persistente. Splendido con le carni rosse, la cacciagione e i formaggi saporiti.  

Come sempre, in abbinamento alcune curiosità dalla nostra gastronomia. 

Vi aspettiamo! 

Come ogni sabato, ai partecipanti sarà riservata una promozione eccezionale ed irripetibile sui vini in degustazione

Selezionare il social network che si vuole utilizzate

17

feb 2016

Il Cesanese di Olevano Romano di Piero e Lorella . Sabato 20 febbraio 2016, dalle 11,00 alle 13,00. Degustazione gratuita

Pubblicato da / in News / Nessun commento

Restiamo ancora nel Lazio, questa settimana, in un territorio ancora più vicino a noi: la DOC è quella di Olevano Romano che insieme alla DOC Affile ed alla DOCG Piglio, è la patria del Cesanese, vitigno (e vino) ormai sdoganato dall’ambito locale ed avviato ad una meritata fama tra gli appassionati.

Piero Riccardi e Lorella Reale sono i titolari dell’azienda che ospitiamo; di origini siciliane lei, bellegrano lui, ambedue con esperienze giornalistiche (Lorella ha collaborato con Rai Educational, Piero con Mixer, La Storia siamo noi, soprattutto Report dove si è occupato di inchieste sul cibo), uniti nella vita oltre che da una grande passione per il vino, per la qualità e l’etica del cibo e l’impegno civile per la tutela delle biodiversità e per una agricoltura rispettosa dell’ambiente.

Nel 2010, dunque, Piero e Lorella, partendo da alcune proprietà della famiglia di Piero, decidono di dare corpo alle loro idee ristrutturando vigneti già esistenti e impiantandone di nuovi, per un totale di circa 5 ettari. La scelta del metodo di coltivazione della Cantine Riccardi Reale, visto le premesse ideali, non poteva che essere biodinamico (fortunatamente con un approccio che ci sembra “laico”). Non si utilizzano sostanze chimiche di sintesi, si lavora alla conservazione e all’incremento della fertilità del suolo tramite i sovesci e i preparati biodinamici, con lo scopo di lasciare esprimere le piante nella loro peculiarità e nella convinzione di poter ottenere, così, vini non soltanto radicati nel loro territorio ma anche godibili, digeribili e buoni.

Per il momento la produzione si incentra sul Cesanese, ma sono in sperimentazione altri vitigni, in particolare bianchi. Tre sono le tipologie di Cesanese prodotte: due tendono ad esaltare la diversità della composizione minerale dei terreni, il terzo rappresenta l’unione delle due origini. Tutti partendo dalla varietà più pregiata e cioè il Cesanese di Affile o Cesanese piccolo.

Trattandosi di vini ottenuti dalle stesse uve, ma con caratteristiche diverse, evitiamo le note di degustazione. Sarà piacevole scoprire, insieme a Piero e Lorella, che saranno presenti, la gamma di sfumature e persino di consistenze che terreni diversi possono conferire al vino.

Questi, dunque, i vini che assaggeremo:

Cesanese di Olevano Romano Collepazzo 2013. E’, appunto quello prodotto unendo uve provenienti da diversi terreni sia di composizione vulcanica che arenaria. Fermentazione con lieviti indigeni. L’affinamento è svolto unicamente in vasche di cemento per circa 20 mesi.

Cesanese di Olevano Romano Càlitro 2014. Le uve provengono solo da terre di arenarie emerse nel Cretaceo. Fermentazione con lieviti indigeni. L’affinamento è in botti piccole e grandi di rovere per 19 mesi.                 

Cesanese di Olevano Romano Neccio 2014. Esclusivamente da terreni “rossi” di origine vulcanica. Fermentazione con lieviti indigeni. Anche questo Cesanese si affina in botti di rovere piccole e grandi per 10 mesi.

Come sempre, in abbinamento, alcune delizie dal nostro banco gastronomico.

Vi aspettiamo!

Come ogni sabato, ai partecipanti sarà riservata una promozione eccezionale ed irripetibile sui vini in degustazione

Selezionare il social network che si vuole utilizzate

10

feb 2016

Cantine Lupo: un territorio in crescita tra pianura Pontina e Castelli romani. Sabato 13 febbraio 2016, dalle 11,00 alle 13,00. Degustazione gratuita

Pubblicato da / in News / Nessun commento

Questo sabato visitiamo idealmente un territorio a noi molto vicino che da qualche decennio sta conoscendo una crescita impetuosa, affermandosi soprattutto per l’eccezionale riuscita di alcuni vitigni internazionali: la parte settentrionale della pianura Pontina, delimitata (e protetta) a nord dai Colli Albani, ad est dai Monti Lepini ed a ovest dal mar Tirreno. I terreni sono in parte alluvionali, in parte di origine vulcanica. Questa combinazione di fattori, unita alla volontà di sperimentazione da parte di alcuni produttori, sta portando i vini di questa zona verso traguardi inimmaginabili.

L’azienda che ospitiamo è Cantine Lupo (new entry per Enogourmet), nata a metà degli anni novanta, quando la famiglia Lupo acquista a Campoverde di Aprilia una azienda agricola e incomincia da subito, avvalendosi della collaborazione di ottimi professionisti, a sperimentare cultivar e metodi di coltivazione innovativi.

Attualmente Cantine Lupo si estende per circa 26 ettari di cui 18 vitati. I vitigni coltivati sono il Merlot, il Syrah, il Vermentino, il Petit Verdot e il Cesanese. La produzione annua si attesta intorno alle 120 mila bottiglie.

Una azienda giovane, dunque, orientata fin dalla nascita all’alto livello qualitativo e di cui, certamente, sentiremo parlare nei prossimi anni. Prossimamente, tra l’altro, uscirà il primo Cesanese che è in fase di lavorazione.

Questi i vini che assaggeremo nella degustazione di sabato:

Lazio Vermentino Terra Marique 2014, ottenuto dal vitigno omonimo, diffuso in tutto l’alto Tirreno, oltre che in Sardegna ed in Corsica, lavorato solo in acciaio, ha colore giallo paglierino con riflessi verdi. Al naso presenta una ampia varietà di profumi di agrumi, fiori bianchi, albicocca e pesca. In bocca è largo, deciso ed elegante con accenni di mineralità e ritorni di spunti agrumati e lievemente speziati. Lungo finale. Ideale con i crostacei, piatti di pesce in genere, carni bianche.

Lazio Merlot Primolupo 2014, da uve 100% Merlot, è vinificato per il 60% in acciaio e per il 40% in rovere. Colore rosso profondo, tendente al nero brillante. Profumi intensi di frutti neri, sottobosco e cacao su un fondo lievemente vanigliato. Morbido e caldo al palato con tannini avvertiti ma discreti. Lungo finale fruttato. Rosso da tutto pasto: dai primi saporiti a carni grigliate e formaggi di media stagionatura. La discrezione dei tannini lo rende disponibile anche per una zuppa di pesce.                  

Lazio Rosso Perseide 2011. E’ il top wine aziendale: uvaggio non comune tra Petit Verdot (vitigno originario del bordolese) e Tannat (originario dell’Aquitania-Pirenei). Una parte della fermentazione e l’affinamento di 20 mesi avviene in barrique nuove. Ha colore rubino intenso. Intensi i profumi di caffè, spezie dolci e cioccolato fondente. In bocca è pieno, armonico, lungo. I tannini sono eleganti. Il finale è lunghissimo e speziato. Rosso importante per abbinamenti con piatti anche impegnativi di carni in umido, arrosti, cacciagione, formaggi stagionati.

Come sempre, in abbinamento, alcune delizie dal nostro banco gastronomico.

Vi aspettiamo!

Come ogni sabato, ai partecipanti sarà riservata una promozione eccezionale ed irripetibile sui vini in degustazione

Selezionare il social network che si vuole utilizzate