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20

mar 2014

Il sabato dell’assaggio. Degustazione gratuita Tenuta Le Quinte: autoctoni e non dei Castelli Romani Sabato 22 marzo, dalle 11 alle 13

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Questa settimana ci spostiamo di pochi chilometri in quanto siamo a Montecompatri, versante orientale dei monti vulcanici che costituiscono i Castelli Romani. Zona di antichissima tradizione vitivinicola (innumerevoli le citazioni nei classici latini), troppo spesso in passato ha avuto cattiva reputazione a causa di pessimi vini a basso costo mandati in giro per il mondo. Da qualche decennio, per fortuna, molti bravi produttori stanno risollevando le sorti e l’immagine di questo territorio sfornando vini di ottimo livello prodotti con gli storici vitigni autoctoni, soprattutto bianchi (Malvasia, Greco, Bellone, Bonvino, Trebbiano), ma anche con l’inserimento di vitigni innovativi che hanno trovato nella naturale vocazione di questi terreni vulcanici la loro patria d’elezione.

Tra le aziende più dinamiche c’è sicuramente la Tenuta Le Quinte che fin dalla fine degli anni 80 ha scelto la strada della qualità attraverso il rinnovamento dei vigneti e la cura della vinificazione. Il suo vino di punta, quello con cui ha conquistato una discreta fama fra gli appassionati è il Montecompatri Superiore Virtù Romane che ha il merito di aver fatto riscoprire la Malvasia bianca del Lazio.

Ma non è Virtù Romane che vi faremo assaggiare, ma due altri vini che rappresentano bene la filosofia dell’azienda, orientata fra tradizione e innovazione:

Montecompatri Le Trecciole 2012 ricavato da un uvaggio di Malvasia Puntinata, Malvasia di Candia, Bellone e Trebbiano è un fresco bianco dai profumi piacevolmente fruttati, con note di mela verde e banana, dal sapore secco, di buona struttura. Da tutto pasto è particolarmente adatto ad accompagnare piatti di pesce e di verdure elaborate.

Syrah Nasyr 2012. Il Syrah vitigno della Valle del Rodano (anche se le sue origini pare portino a Siracusa o addirittura in Siria), si è ben acclimatato nel Lazio dando vita a vini di buona struttura e grande fruttuosità. Nasyr ne è la riprova. Si presenta con un rosso rubino classico, piuttosto denso. Ricche sfumature olfattive di pepe, peperone, liquirizia, cuoio, note di frutti rossi. Tannini ben levigati e buona persistenza. Rosso da primi piatti saporiti, preparazioni di carni in umido, formaggi anche stagionati.

In abbinamento, alcune specialità dal nostro banco gastronomia.

Ti aspettiamo!

Come ogni sabato, in occasione della degustazione, ai partecipanti sarà riservata una promozione eccezionale

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