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02

apr 2016

La Côte Chalonnaise in Bourgogne: Sua Maestà il Pinot Noir in due cru di Domaine Ninot. Sabato 2 aprile 2016, dalle 11,00 alle 13,00. Degustazione gratuita

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Ogni buon appassionato sa che quando si parla di nobiltà del vino non si può non fare riferimento alla Borgogna ed al suo Pinot Nero. Qui, appunto, vengono prodotti alcuni dei vini più ricercati, prestigiosi, buoni (e costosi) del mondo. Il Pinot Nero, tuttavia, non si concede facilmente: è un universo a se stante rispetto ad altri vini e vitigni, è restio a farsi capire, talvolta ti fa credere di essere banale e semplice. Ma una volta che l’hai capito ti si apre un mondo ed è difficile staccarsene. Questo sabato vi offriremo allora una piccola opportunità di approfondimento su questo tema.

La Côte Chalonnaise rappresenta la parte meridionale della Borgogna, è forse meno conosciuta rispetto alle celebri Côte de Beaune, Côte d’Or o Côte de Chablis, ma esprime ugualmente vini di grande finezza ed eleganza. Protagonista è, ovviamente, il Pinot Noir, ma qui si producono anche grandi bianchi a base Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Grigio e persino degli ottimi spumanti (Crémant de Bourgogne).

A Rully, una delle Appelations della Côte Chalonnaise, ha sede l’azienda che ospitiamo questo sabato: Domaine Ninot, condotta dalla giovane Errel Ninot (30 anni), con la collaborazione del fratello Flavien (25 anni), ultima generazione di una famiglia che produce vino (e fabbrica botti) fin dal XIV secolo. I Ninot gestiscono circa 13 ettari di vigne, in progressiva conversione al biologico, coltivati prevalentemente a Pinot Nero e Chardonnay, da cui ottengono circa 50 mila bottiglie.

Il Concetto di “Domaine” in Borgogna non è legato, come nel bordolese, ad una singola proprietà, ad un singolo terreno che si sviluppa attorno all’abitazione o alla sede dell’azienda. In Borgogna le proprietà sono quasi sempre sparse e consistono spesso il piccoli appezzamenti situati nelle zone più vocate (cru): insieme formano il Domaine. La famiglia Ninot non sfugge a questa regola.

Le proprietà dei Ninot, infatti, oltre che a Rully sono anche nel villaggio di Mercurey, la denominazione più prestigiosa della zona, famosa per i suoi rossi. 

Due i rossi che assaggeremo, importati direttamente da Enogourmet, ambedue ottenuti da Pinot Nero e provenienti da due denominazioni (Rully e Mercurey) e da due classificazioni (Village e Premier Cru).

Rully Chaponnière 2013. Colore tra il rubino e il granato intenso, profumo espressivo che rivela note di frutti neri e rossi. In bocca è ricco, fresco, ma robusto e strutturato, con ritorni di frutti di bosco. Tannini dolci e morbidi. Finale lungo ed armonioso. Un bel rosso ottimo con primi saporiti con ragù di carne, piatti di carni bianche nobili o agnello, perfetto con formaggi come la robiola di Roccaverano o L’Epoisses 

Mercurey Premier Cru Les Crêts 2013, una delle migliori espressioni della denominazione. Rosso rubino intenso tendente al granato. Al naso variegate note di erbe, ciliegia, terra e pietra. Al palato è fruttato e generoso, sapido e rotondo, supportato da tannini piuttosto fini con un finale lungo in cui si alternano i frutti rossi, il sottobosco e le note minerali tipiche di questo cru. Grande rosso da piatti impegnativi di carne (Boeuf Bourguignon), ma anche carni ovine alla brace e formaggi stagionati saporiti. 

Come sempre, in abbinamento alcune curiosità dalla nostra gastronomia. 

Vi aspettiamo! 

Come ogni sabato, ai partecipanti sarà riservata una promozione eccezionale ed irripetibile sui vini in degustazione

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