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26

set 2017

Riprendono le degustazioni. La prima azienda ospite è toscana: Castellare di Castellina in Chianti. Sabato 30 settembre 2017, dalle 11,00 alle 13,00. Degustazione gratuita

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Riprendiamo alla grande le degustazioni del sabato dopo la pausa estiva ospitando una delle più importanti aziende della zona storica del Chianti Classico: i Domini Castellare di Castellina in Chianti. Fondata all’inizio degli anni 70 da Paolo Panerai, giornalista ed editore di importanti testate specializzate (Milano Finanza, Italia Oggi, Class, Capital) e grande appassionato di vino. Oltre a Castellare è proprietario dell’azienda Rocca di Frassinello in Maremma (in collaborazione con i francesi di Rothschild-Lafite, con una splendida cantina disegnata da Renzo Piano)), Feudo del Pisciotto e Gurra di Mare in Sicilia.

Castellare di Castellina è una tenuta di 80 ettari, di cui 20 ad uliveto e 33 a vigneto nata dall’unione di quattro poderi  realizzata da Paolo Panerai con l’obiettivo di produrre vino della migliore qualità possibile. Erano gli anni 70 in cui era iniziato il cosiddetto Rinascimento del vino italiano. Un Rinascimento a cui Castellare ha avuto modo di dare il proprio contributo, tenendo insieme tradizione e innovazione. La tradizione nella cura delle vigne e dei terreni, distinti tra campi e sodi (laddove campi sono i terreni più facili da lavorare e sodi gli appezzamenti più duri ma migliori per la coltivazione della vite), nella scelta di produrre ancora un vino secondo il metodo del governo alla toscana, di rispettare il Chianti Classico usando solo vitigni autoctoni e di produrre un grande vino, riconosciuto a livello internazionale come uno dei più grandi rossi al mondo, usando solo vitigni autoctoni toscani. L’innovazione è stata perseguita in primo luogo con la realizzazione del primo vigneto sperimentale del Chianti insieme all’Università di Milano, guidata dal Professor Attilio Scienza, e all’Università di Firenze per attuare la prima selezione scientifica dei cloni del Sangiovese (qui chiamato Sangioveto). E poi con l’introduzione dell’uso della barrique in seguito a studi attenti e ai consigli di Emile Peynaud, il più celebre enologo che si ricordi, oltre alla cura costante di ogni processo di cantina che continua ancora oggi in quel lavoro incessante e sempre nuovo che è il produrre vini di qualità. Una storia che dimostra come tradizione, anche nelle strutture, e innovazione possano far ottenere il meglio dalla terra e mostrare alle nuove generazioni quanto sia stata dura ma fondamentale per il paesaggio straordinario del Chianti il lavoro e la vita dei Mezzadri, cioè coloro che conducevano i poderi senza esserne né padroni né operai.”

Delle svariate produzioni del gruppo Panerai, abbiamo scelto i due vini simbolo: un Chianti Classico e il supertuscan I Sodi: 

Chianti Classico 2015 Ricavato da un classico uvaggio di Sangioveto (90%) e Canaiolo (10%), vinificato in acciaio ed affinato in barriques è il “vero” Chianti Classico, senza iniezioni estranee: il colore infatti è quello rosso rubino del Sangioveto. Al naso è fragrante, fresco con piacevoli sentori di frutta rossa, di liquirizia, ribes e un leggero tocco di vaniglia. Dominano le note tipiche del Sangiovese chiantigiano. Al palato esprime una piacevole dolcezza, è rotondo, morbido e sapido. Acidità e persistenza caratterizzano un retro gusto molto elegante. Abbinamenti: un vino molto versatile che ben s’accompagna anche a piatti strutturati e importanti. Si abbina bene anche con piatti umidi e formaggi di media stagionatura. 

I Sodi di San Nicolò 2013. ll portabandiera di Castellare, per due volte nella Top 100 di Wine Spectator, ripetutamente tre bicchieri e cinque grappoli. Orgoglio dell’azienda per aver potuto dimostrare la grandezza del Sangiovese (85%) accompagnato dalla Malvasia Nera (15%). Vinificato in acciaio, svolge l’affinamento in barrique parzialmente nuove (per due anni e mezzo!) ed in bottiglia. Il colore rosso rubino intenso e con una grande concentrazione olfattiva, grazie alla presenza di un frutto rosso maturo che riconduce a note di confettura, ma anche spezie, vaniglia e liquirizia. In bocca il vino è caratterizzato da una fitta ed elegante trama, sostenuta anche dall’importante acidità del Sangiovese, i tannini sono assolutamente dolci e il finale lungo e di grande persistenza. Abbinamenti: ottimo con salumi e carni sapide, con piatti ricchi di succulenza e formaggi saporiti e stagionati. Apprezzato molto in abbinamento a Pecorino toscano e Parmigiano.  

Come sempre, in abbinamento alcune specialità dal nostro banco gastronomia Questo sabato, in particolare un eccezionale Provolone Stagionato di Recco (Formia).                                                                                   

Ti aspettiamo!  

Come ogni sabato, in occasione della degustazione, ai partecipanti sarà riservata una promozione eccezionale ed irripetibile sui vini in degustazione: 

Solo per la giornata di Sabato 30 settembre 2017:                                                            

Chianti Classico 2015 13,80 invece di € 16,30                                                                       

I Sodi di San Nicolò 2013 59,90 invece di € 68,50   

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