Archive for marzo 2016

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13

mar 2016

Cantine Carpineto, grandi vini (rossi) di Toscana. Sabato 19 marzo 2016, dalle 11,00 alle 13,00. Degustazione gratuita

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Sabato con i grandi rossi toscani delle Cantine Carpineto, particolarmente adatti all’abbinamento con i menu dei pranzi delle imminenti feste di Pasqua.

Carpineto nasce negli anni ‘60 per volontà di Giovanni Carlo Sacchet ed Antonio Mario Zaccheo, il primo enologo, il secondo appartenente ad una famiglia da sempre impegnata nel mondo del vino. Appassionati della Toscana, furono mossi dalla volontà di dare un prestigio maggiore ai suoi vini iniziando dalla riqualificazione del Chianti Classico, allora denominazione alquanto svilita a livello internazionale.

La base di partenza fu Dudda, frazione di Greve in Chianti, nel cuore del Chianti Classico, ma gradualmente sono state acquisite proprietà, impiantati vigneti e cantine nelle altre prestigiose denominazioni toscane: in Maremma, a Montepulciano, a Montalcino.

Attualmente Carpineto esporta in 70 paesi ed è forse una azienda maggiormente conosciuta ed apprezzata all’estero che non in Italia.

I suoi vini di grande intensità ed estratto, affidabili e soprattutto di qualità costante nel tempo, hanno avuto successo di critica, come testimoniano numerosi premi e riconoscimenti, e di pubblico, complice una accorta politica aziendale che ha sempre privilegiato il rapporto fra qualità e prezzo.

Tre i vini che assaggeremo in questo sabato: 

Dogajolo Toscano Rosso 2014. Un piccolo supertuscan composto da Sangiovese per il 70%, Cabernet ed altre uve per il resto. Maturato in legno per 3-4 mesi, è un rosso giovane, dal colore rubino vivo, con profumi vinosi, fruttati e freschi, sensazioni di ciliegia, vaniglia, caffè e spezie. In bocca è pieno, morbido con ottima struttura. Rosso da tutto pasto, si esprime al meglio con primi piatti saporiti e grigliate di carne.

Chianti classico DOCG 2014. Prodotto nel cuore della zona storica del Chianti con sangiovese (80%), Canaiolo ed altre varietà. Affinamento in legno grande per 4-6 mesi. Rosso rubino tendente al granato con l’invecchiamento, al naso presenta sentori floreali, in particolare  mammola. In bocca è vellutato, sapido, di buon corpo e struttura. Particolarmente adatto all’abbinamento con tutti piatti di carne, grigliate miste, selvaggina.                                                     

Vino Nobile di Montepulciano Riserva 2011. Per il 70% sangiovese che a Montepulciano si esprime nella varietà Prugnolo Gentile, per il resto Canaiolo ed altre varietà autorizzate. L’invecchiamento è in parte in botti grandi, in parte in barriques per almeno due anni. Segue un lungo affinamento in bottiglia. Il colore è rosso rubino tendente al granato, brillante. Profumo: etereo, caratteristico, straordinariamente elegante, con lieve sentore di

mammola e di legno pregiato. Sapore: asciutto, sapido, armonico, vellutato con profumi complessi che vanno dalla frutta esotica a quelli balsamici, stoffa elegantissima, di grande nobiltà. Abbinamenti gastronomici: cacciagione, specialmente il cinghiale e formaggi stagionati di grande classe. 

Come sempre, in abbinamento alcune curiosità dalla nostra gastronomia. 

Vi aspettiamo! 

Come ogni sabato, ai partecipanti sarà riservata una promozione eccezionale ed irripetibile sui vini in degustazione

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12

mar 2016

Tre grandi bianchi della cantina di Termeno. Sabato 12 marzo 2016, dalle 11,00 alle 13,00. Degustazione gratuita

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E dopo una sola settimana torniamo in Alto Adige ospitando una nostra vecchia e prestigiosa conoscenza: la Cantina Tramin (o Termeno) che si trova sulla Weinestrasse a poca distanza dal Lago di Caldaro i cui vini abbiamo assaggiato l’altra settimana.

Termeno (Tramin in tedesco), è a due passi dal Lago di Caldaro, nel cuore della Bassa Atesina sul versante meridionale delle Alpi, sulla Strada del vino Altoatesina. E’ un delizioso paesino interamente circondato da un anfiteatro di vigneti che arrivano fin sotto le montagne a circa 700 metri di altitudine. Molti studiosi attribuiscono a Termeno l’origine del vitigno Gewürztraminer (che letteralmente, infatti, significa “speziato di Termeno”. Non a caso è uno dei vitigni più coltivati in questa area.

La Cantina Tramin, oggi diretta da uno dei migliori enologi italiani, Willi Stürz, è da annoverare tra le cantine sociali di più antica tradizione della regione. Fondata nel 1898 dal parroco Christian Schrott, allora deputato al parlamento di Vienna, e da pochi altri, conta oggi 280 soci che producono vino nei comuni di Termeno, Egna, Montagna e Ora, su una superficie coltivata a vite di 220 ettari.

Tramin è una delle cantine più “premiate” dell’alto Adige. Non si contano più, ormai i lusinghieri riconoscimenti ottenuti dai suoi vini dalla critica enologica sia italiana che straniera.

Questa degustazione la dedichiamo a 3 bianchi rappresentativi, a diversi livelli, della produzione della Cantina Tramin: un bianco “quotidiano”, un monovitigno internazionale e il Gewurztraminer simbolo stesso della cantina e del territorio.

Dolomiti bianco “T” 2015, ottenuto da un sapiente uvaggio di Chardonnay, Pinot Bianco e Sauvignon. Un bianco leggero e moderatamente aromatico che racchiude in se le caratteristiche peculiari dei bianchi atesini. È un vino fresco e profumato con note di fiori bianchi e mela. In bocca, il T Bianco ha la giusta acidità, è ben equilibrato con una leggera nota aromatica. Vino giovanile ideale per aperitivi. Si abbina facilmente a primi leggeri come piatti di pasta, risotto, verdure e pesce.

A.A. Sauvignon 2015. Questo vitigno ha trovato in Alto Adige una patria d’elezione esprimendo vini dall’intenso profilo aromatico e molto caratteriali. Un bianco raffinato, leggermente aromatico, di colore giallo verdognolo. Il profumo è intensamente fiorito e presenta un bouquet di sambuco e ortica con un leggero sapore di paprica verde e uva spina. Sorprende per la sua freschezza e sapidità. Si può consigliare come aperitivo. Si abbina molto bene con asparagi, pesce e carni bianche. 

A.A. Gewürztraminer Nüssbaumer 2014. Il Nüssbaumer è, per molti appassionati, l’archetipo del Gewürztraminer, certamente il più premiato e celebrato dalle guide enologiche sia in Italia che all’estero. Ottenuto dalle uve di uno dei più antichi vigneti dell’Alto Adige esso racchiude in sé tutte le caratteristiche di questa varietà: un intenso e luminoso colore giallo paglierino, questo vino sprigiona note fragranti che sanno di petali di rosa, cannella, frutti tropicali maturi e garofani. Aromi intensi, gradevoli e note decisamente speziate.

Ottimo come aperitivo e ideale con i crostacei e le ostriche; sorprendente con la cucina asiatica speziata. Straordinario da solo, come vino da meditazione, per accompagnare un indimenticabile momento conviviale.

Come sempre, in abbinamento alcune curiosità dalla nostra gastronomia. 

Vi aspettiamo! 

Come ogni sabato, ai partecipanti sarà riservata una promozione eccezionale ed irripetibile sui vini in degustazione

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02

mar 2016

Nelle terre di Federico II: i grandi vini delle Murge e del Salento di Tormaresca. Sabato 5 marzo 2015, dalle 11,00 alle 13,00. Degustazione gratuita

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Dopo le atmosfere alpine di sabato scorso, questa settimana ci trasferiamo al sud tra i paesaggi solari e mediterranei della Puglia.

L’azienda che ospitiamo è la Tormaresca, emanazione ed investimento pugliese della Antinori fin dal 1998. In effetti le tenute sono due: la Tenuta Bocca di Lupo, nella Murgia barese nel pieno della DOC Castel del Monte e Masseria Maìme, in Salento. Nelle due tenute (complessivamente circa 450 ettari vitati) si coltivano in prevalenza varietà autoctone come il Primitivo, il Negroamaro, il Fiano Pugliese, il Nero di Troia, l’Aglianico, il Moscato Reale, ma con interessanti e riusciti inserimenti di vitigni internazionali come lo Chardonnay ed il Cabernet Sauvignon. Le coltivazioni sono in conversione biologica ed alcuni dei vini si possono già fregiare della certificazione bio. Naturalmente gli splendidi vigneti sono circondati da uliveti spesso secolari.

Il progetto che ha guidato Antinori in Puglia tende a valorizzare questo territorio con la realizzazione di vini di grande struttura e tipicità, ma moderni e piacevoli esaltando soprattutto i vitigni storici. Ampia ed articolata è la gamma delle etichette. In questa degustazione proporremo tre vini, un bianco ed un rosso provenienti dalla Tenuta Bocca di Lupo ed un rosato dalla Masseria Maìme, in Salento.

Castel del Monte Chardonnay Pietrabianca bio 2014. Ottenuto per il 90% da uve chardonnay e per il restante 10% da Fiano di Puglia, tutto da coltivazioni biologiche. Quasi tutta la vinificazione viene effettuata in legno, così come l’intero processo di affinamento che dona a questo bianco eleganza, complessità e longevità. Giallo paglierino con riflessi dorati, il Pietrabianca presenta profumi molto intensi e fini di: frutta bianca, delicate note di spezie dolci (vaniglia) e miele di acacia. In bocca ha un ottimo equilibrio fra freschezza e morbidezza. Fresco e minerale con note di legno molto discrete. Da bere in abbinamento a primi piatti di pesce o carne, pesci di alta gastronomia, carni bianche e formaggi semistagionati. 

Salento Negroamaro Rosato Calafuria 2015. Il Calafuria (prende il nome da una baia salentina) si inserisce nel solco dei grandi rosati pugliesi, quasi tutti ottenuti dal vitigno negroamaro, secondo gli esperti particolarmente adatto alla produzione di questa tipologia. Il colore è petalo di rosa brillante con riflessi corallo. Il profumo è intenso e delicato, spiccano le note fragranti di pompelmo rosa, pesca con note floreali di viola

In bocca è al contempo morbido e fresco, ha decisa sapidità, ottimo equilibrio e persistenza aromatica. Ideale abbinamento a zuppe di pesce con pomodoro fresco, il Calafuria è però un rosato estremamente versatile da provare dagli antipasti leggeri a secondi di pesce, fino a piatti delicati a base di carne. 

Castel del Monte Bocca di Lupo bio 2011. Una grande annata per questo rosso prodotto esclusivamente con uve Aglianico da agricoltura biologica. Vinificazione in acciaio, fermentazione malolattica ed elevazione in barriques per 15 mesi. Successivamente lungo affinamento in bottiglia. Il colore è rosso rubino scuro. Al naso è ampio, intenso e complesso. Si susseguono nell’ordine note di frutta rossa, spezie dolci, tostato, tabacco e cacao. Ben espresse e piacevoli le note balsamiche sul finale. In bocca esprime grande corpo, giustamente tannico, armonico, elegante e con finale estremamente persistente. Abbinamenti: Primi piatti al ragù di selvaggina, carni rosse e cacciagione in umido e in casseruola, stracotto di pecora, brasati e bolliti misti, formaggi stagionati. 

Come sempre, in abbinamento alcune curiosità dalla nostra gastronomia. 

Vi aspettiamo! 

Come ogni sabato, ai partecipanti sarà riservata una promozione eccezionale ed irripetibile sui vini in degustazione

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