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17

feb 2016

Il Cesanese di Olevano Romano di Piero e Lorella . Sabato 20 febbraio 2016, dalle 11,00 alle 13,00. Degustazione gratuita

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Restiamo ancora nel Lazio, questa settimana, in un territorio ancora più vicino a noi: la DOC è quella di Olevano Romano che insieme alla DOC Affile ed alla DOCG Piglio, è la patria del Cesanese, vitigno (e vino) ormai sdoganato dall’ambito locale ed avviato ad una meritata fama tra gli appassionati.

Piero Riccardi e Lorella Reale sono i titolari dell’azienda che ospitiamo; di origini siciliane lei, bellegrano lui, ambedue con esperienze giornalistiche (Lorella ha collaborato con Rai Educational, Piero con Mixer, La Storia siamo noi, soprattutto Report dove si è occupato di inchieste sul cibo), uniti nella vita oltre che da una grande passione per il vino, per la qualità e l’etica del cibo e l’impegno civile per la tutela delle biodiversità e per una agricoltura rispettosa dell’ambiente.

Nel 2010, dunque, Piero e Lorella, partendo da alcune proprietà della famiglia di Piero, decidono di dare corpo alle loro idee ristrutturando vigneti già esistenti e impiantandone di nuovi, per un totale di circa 5 ettari. La scelta del metodo di coltivazione della Cantine Riccardi Reale, visto le premesse ideali, non poteva che essere biodinamico (fortunatamente con un approccio che ci sembra “laico”). Non si utilizzano sostanze chimiche di sintesi, si lavora alla conservazione e all’incremento della fertilità del suolo tramite i sovesci e i preparati biodinamici, con lo scopo di lasciare esprimere le piante nella loro peculiarità e nella convinzione di poter ottenere, così, vini non soltanto radicati nel loro territorio ma anche godibili, digeribili e buoni.

Per il momento la produzione si incentra sul Cesanese, ma sono in sperimentazione altri vitigni, in particolare bianchi. Tre sono le tipologie di Cesanese prodotte: due tendono ad esaltare la diversità della composizione minerale dei terreni, il terzo rappresenta l’unione delle due origini. Tutti partendo dalla varietà più pregiata e cioè il Cesanese di Affile o Cesanese piccolo.

Trattandosi di vini ottenuti dalle stesse uve, ma con caratteristiche diverse, evitiamo le note di degustazione. Sarà piacevole scoprire, insieme a Piero e Lorella, che saranno presenti, la gamma di sfumature e persino di consistenze che terreni diversi possono conferire al vino.

Questi, dunque, i vini che assaggeremo:

Cesanese di Olevano Romano Collepazzo 2013. E’, appunto quello prodotto unendo uve provenienti da diversi terreni sia di composizione vulcanica che arenaria. Fermentazione con lieviti indigeni. L’affinamento è svolto unicamente in vasche di cemento per circa 20 mesi.

Cesanese di Olevano Romano Càlitro 2014. Le uve provengono solo da terre di arenarie emerse nel Cretaceo. Fermentazione con lieviti indigeni. L’affinamento è in botti piccole e grandi di rovere per 19 mesi.                 

Cesanese di Olevano Romano Neccio 2014. Esclusivamente da terreni “rossi” di origine vulcanica. Fermentazione con lieviti indigeni. Anche questo Cesanese si affina in botti di rovere piccole e grandi per 10 mesi.

Come sempre, in abbinamento, alcune delizie dal nostro banco gastronomico.

Vi aspettiamo!

Come ogni sabato, ai partecipanti sarà riservata una promozione eccezionale ed irripetibile sui vini in degustazione

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